La missione spaziale PAMELA, parte del programma RIM (Russian-Italian-Missions) è un avanzato osservatorio per lo studio dei raggi cosmici. Lo strumento PAMELA è stato installato a bordo del satellite RESURS DK1 della TsSKB-Progress (Russia) e inserito il 15 Giugno 2006 su un’orbita a un’altezza compresa tra 350 e 600 km mediante un lanciatore della classe Soyuz.
L’apparato strumentale di PAMELA è composto da un magnete permanente, un sistema di tracciamento costituito da 6 piani a microstrip di silicio, un sistema di trigger e di misura del tempo di volo composto da tre piani doppi e segmentati di contatori a scintillazione, un calorimetro ad immagine costituito da 22 piani di tungsteno e 44 piani di silicio, un sistema di contatori a scintillazione per le anticoincidenze, un rivelatore di neutroni realizzato con 36 rivelatori ad 3He posti su due piani, un contatore a scintillazione per il trigger di particelle di alta energia.
L’obiettivo scientifico primario della missione PAMELA era la ricerca di evidenze di materia esotica, cioè di materia non barionica, che non è prevista nel Modello Standard della fisica delle particelle elementari, e la ricerca di antinuclei.
Altri importanti scopi scientifici erano lo studio della dipendenza dall’energia della vita media dei raggi cosmici nella nostra galassia, lo studio dei modelli di trasporto e di produzione secondaria della radiazione cosmica nella Via Lattea e il monitoraggio dell’attività solare su un lungo periodo.
Dopo avere fornito lo strumento PAMELA per l’installazione sul satellite, il contributo principale dell’Italia è statala ricezione dei dati dal satellite Resusr DK1, l’analisi dei dati e la comunicazione e divulgazione dei risultati.