Linea Tematica: Corpi minori del Sistema Solare
Responsabilità Missione: NASA
Data Lancio: 27 settembre 2007 - novembre 2018
Descrizione
La missione Dawn è stata selezionata dalla NASA il 21 dicembre 2001 nell’ambito del Programma Discovery.
Dopo il lancio avvenuto il 27 settembre 2007, la sonda ha effettuato una manovra di gravity assist con Marte nel febbraio 2009 per dirigersi verso Vesta e raggiungerla nell’agosto 2011.
In seguito alla manovra di inserzione nella sua orbita, la sonda ha studiato Vesta fino al mese di settembre 2012 per poi dirigersi alla volta di Cerere, che ha raggiunto a marzo del 2015.
Dawn è stato l’unico veicolo spaziale ad aver orbitato attorno a due corpi celesti distinti nello spazio profondo: l’asteroide Vesta e il pianeta nano Cerere, il cui studio ha fornito molte indicazioni sulla formazione del Sistema solare. Nel suo lungo viaggio di avvicinamento ai due obiettivi, Dawn ha anche effettuato un flyby con il pianeta Marte.
Obiettivi Scientifici
La missione si colloca idealmente a cavallo tra l’esplorazione del Sistema Solare interno roccioso e del Sistema Solare esterno gassoso. Completa l’esplorazione del Sistema Solare interno essendo complementare alle missioni in corso e future su Mercurio, Venere, la Terra e Marte; in particolare, permetterà di comprendere meglio il ruolo e l’importanza dell’acqua nell’evoluzione planetaria.
I principali obiettivi scientifici della missione sono la raccolta di informazioni sulle condizioni che regnavano durante le fasi iniziali dell’evoluzione del Sistema Solare, ovvero sui primi milioni di anni della sua evoluzione, e sui processi in atto sui corpi appena formati; la caratterizzazione dei “mattoni” a partire dei quali si sono formati i pianeti terrestri, aumentando così la nostra conoscenza di questo processo di formazione.
Cerere è molto primitivo e conserva tracce di acqua, a differenza degli altri pianeti minori, e presenta una atmosfera tenue ma permanente. Al contrario di Cerere, Vesta è evoluto e secco, è l’unico asteroide che presenta segni evidenti di una evoluzione termica complessa e simile a quella dei pianeti terrestri.
Per raggiungere i suoi obiettivi scientifici, Dawn caratterizza gli asteroidi in termini di forma e alcune proprietà fisiche (dimensioni, forma, massa, periodo e asse di rotazione), valutando le caratteristiche morfologiche (strutture locali, distribuzione dei crateri, presenza o meno di regolite) al fine di determinare la natura geologica e mineralogica della superficie. Per far ciò, Dawn è dotata di 3 strumenti in grado di osservare emissioni elettromagnetiche su un largo spettro: dalle emissioni gamma al visibile, fino all’infrarosso termico. Inoltre, impiegando i sistemi di comunicazione di bordo, vengono utilizzate le onde radio per effettuare misure gravitazionali.
Contributo Italiano
La partecipazione italiana alla missione consiste nella fornitura di uno spettrometro ad immagine operante nel visibile e nel vicino infrarosso ad alta risoluzione spaziale e spettrale per effettuare la mappatura iperspettrale degli asteroidi: VIR-MS “Visibile-IR Mapping Spectrometer” - derivato dallo strumento VIRTIS a bordo della missione Rosetta - è stato costruito dalla Selex Es di Firenze.
E lo strumento manpower al Dawn Project Team presso il JPL/UCLA per le operazioni in volo.
Accordi Internazionali
Il 19 dicembre 2003, è stato formalizzato il rapporto di collaborazione tra ASI e NASA per la realizzazione della missione Dawn attraverso la firma di una Letter of Agreement.
Successivamente, è stato firmato un Memorandum of Understanding tra NASA e ASI, entrato in vigore il 6 luglio 2007.